I nuovi dati AlmaLaurea dell’Università di Trento

Provenienza, voto medio di laurea, tasso di occupazione, stipendi medi: tutto sui laureati dell’ateneo trentino

Trentino Startup
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Per capire quanto può essere importante raggiungere una laurea triennale o magistrale, per capire quale corso di laurea scegliere, nonché in quale ateneo iscriversi. Per questi e per tanti altri motivi i rapporti AlmaLaurea rappresentano uno strumento estremamente prezioso. La settimana scorsa il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato in streaming il XXII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati: è molto interessante analizzare i dati dell’Università di Trento e paragonarli alla media nazionale.

Guardando ai laureati biennali e magistrali del 2019 presso l’Università di Trento si scopre che il 5,2% di essi ha cittadinanza estera, mentre il 57,1% proviene da fuori regione. Il 64% del totale termina l’università in corso, con un voto medio di laurea che si attesta a 102,9 (nello specifico la media è di 100,2 per le laurea triennali e di 106,9 per le lauree specialistiche). Questo a fronte del voto medio di laurea a livello nazionale che si attesta a 103,1.

Volgendo lo sguardo alla soddisfazione dei laureati si scopre che il 91,7% di chi termina i propri studi presso l’Università di Trento si dichiara soddisfatto del rapporto con il corpo docente; l’87,9% ritiene adeguato il carico di lavoro. Più in generale, il 93,7% dei laureati trentini si ritiene soddisfatto.

Il XXII Rapporto AlmaLaurea si inoltra poi nell’analisi della condizione occupazionale dei laureati dell’Università di Trento, analizzando la situazione a un anno dalla laurea e a 5 anni dal conseguimento del titolo. Guardando ai soli laureati triennali che non si sono iscritti successivamente a un ulteriore corso di laurea, il tasso di occupazione è pari al 78,2% (contro il dato del 74,1% a livello nazionale) mentre il tasso di disoccupazione è dell’8,2%. Concentrandosi sugli occupati, il 30,4% è un dipendente con contratto a tempo indeterminato, il 38% ha un lavoro non standard (nei quali si riconoscono anche i dipendenti con contratto a tempo determinato) e l’8,7% svolge un’attività autonoma. La retribuzione media è, in ogni caso, di 1.283 euro.

Guardando invece ai laureati magistrali, l’occupazione a un anno si attesta all’82,7% (contro la media nazionale del 71,7%) con un tasso di disoccupazione del 6,5%. Il 29,5% degli occupati vanta un contratto a tempo indeterminato, il 34,5% volge un lavoro non standard, mentre il 9% gestisce un’attività autonoma. La retribuzione media, in questo caso è di 1.361 euro.

Il tasso di occupazione dei laureati magistrali dell’Università di Trento a 5 anni dal titolo è invece del 91,3% (di contro al dato nazionale dell’86,8%), con un tasso di disoccupazione al 2,7%. Qui si trova il 51,6% di contratti a tempo indeterminato, il 18,7% di lavoro non standard e il 18,7% di autonomi, con una retribuzione media di 1.643 euro (la media italiana a 5 anni dalla laurea specialistica è di 1.499 euro).

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